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x Legge 440/97: ampliare e arricchire l’offerta formativa delle scuole
TOTALE 7 CONTENUTI

descrizione

I video qui raccolti, realizzati da INDIRE con alcune scuole, trovano comun denominatore nell’uso sapiente dei fondi ex Legge 440/97; i video illustrano come tali cespiti – se investiti in modo organico per ampliare e arricchire l’offerta formativa – concorrono a caratterizzare e qualificare il curricolo e a definire la vision e la mission d’Istituto. Nelle esperienze qui documentate, i fondi si sono rivelati preziosa risorsa tramite la quale esplicitare la propria ‘idea di scuola’, così da far risaltare quel ‘patrimonio genetico’ costituito da valori, ideali ed elementi identitari e di appartenenza che dovrebbero ispirare ogni comunità educante.

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Il Polo “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo, è un Istituto di Istruzione Secondaria Superiore caratterizzato da una forte complessità sia per la sua dislocazione su tre sedi nei comuni di Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a Mare e Montegiorgio, sia per la coestistna, al suo interno, di diverse anime - liceale, tecnica e professionale - ciascuna articolata in opzioni. La complessità è data anche dal numero dell'utenza, si tratta di più di 1.500 iscritti, circa 270 docenti in organico e oltre 30 unità di personale tecnico amministrativo, tanto che il Polo si qualifica come primo per complessità nella provincia di Fermo e secondo in tutta la regione Marche. Il contesto socio-economico nel quale è collocato l'Istituto è fortemente eterogeneo, pertanto la scuola rappresenta un ambiente favorevole al dialogo multiculturale ed al confronto con realtà diverse. La composizione eterogenea dei gruppi classe rappresenta occasione di confronto culturale e sociale, consentendo un continuo ed efficace scambio di valori e di competenze. Nell'Istituto, soprattutto nell’indirizzo professionale, si evidenzia un numero elevato di alunni con disabilità, ma il piano per l'inclusione, messo in atto dalla scuola, e la presenza di un gruppo di lavoro costituito da docenti esperti garantiscono non solo un inserimento ottimale degli alunni con bisogni speciali, ma una vera inclusione. La mission scolastica si focalizza su alcuni obiettivi fondamentali, quali: favorire l'inclusione scolastica anche degli alunni con bisogni educativi speciali; diminuire la dispersione scolastica; valorizzare tutte le unità di apprendimento che puntano sulla educazione alla cittadinanza e alla cittadinanza attiva; valorizzare tutte le attività che favoriscono l'espressività dei ragazzi e che tendono ad aumentare la performance. Molti sono i progetti e le attività didattiche che l’Istituto realizza in collaborazione con gli enti del territorio, con le università e con le diverse agenzie educative, integrando in maniera ottimale ed efficace i fondi di istituto e quelli esterni nell’ottica di un percorso di innovazione e di miglioramento dell’offerta didattica. Con i fondi dell’ex Legge 440/97 la scuola ha realizzato cinque progetti finalizzati principalmente alla riduzione del fallimento formativo e della dispersione scolastica: E-state-con-la-scuola per il contrasto alla povertà e all’emergenza educativa; Laboratorio Teatrale per l’ampliamento dell’offerta formativa; Uniti nello sport per l’ampliamento dell’offerta formativa attraverso la promozione dell’attività motoria e sportiva; Un nuovo sportello: “Insieme si può” per il potenziamento degli sportelli per l’autismo esistenti e per l’istituzione di nuovi sportelli; Ri-generazione Scuola per il supporto al percorso di transizione ecologica in atto nelle scuole. Il Polo conta al suo attivo anche 6 progetti PON FSE implementati e rendicontati in un solo anno scolastico (per un totale di 26 moduli realizzati) e circa 50 progetti previsti da PTOF. Un’attività che riflette la sviluppata e raffinata esperienza nella progettazione integrata - impiego di diverse fonti di finanziamento per realizzare un unico progetto (integrazione orizzontale) oppure utilizzo di fonti di finanziamento, di volta in volta, differenti per replicare un progetto giudicato di successo e efficace dal punto di vista dell'insegnamento, apprendimento (integrazione verticale). Questo consente alla scuola di superare quelle difficoltà legate alla molteplicità e alla disponibilità dei finanziamenti che non sempre permettono di garantire la replicabilità annuale di progetti funzionali ai bisogni della scuola e al rafforzamento dell’identità dell’Istituto.
Francesco Matera
IST. ISTR. SEC. SUP. "CARLO URBANI"
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L’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” comprende tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di I°grado) ubicati su 8 plessi dislocati nel Comune di recente unificazione Barberino Tavarnelle. Il territorio di riferimento è quello del Chianti fiorentino che offre complessivamente una buona qualità di vita, con luoghi di interesse storico, ricchi di arte e cultura e caratterizzato da consistenti attività agro-turistiche. La popolazione scolastica dell'Istituto presenta un livello socio-economico medio alto, con una quota di studenti di famiglie svantaggiate sotto la media regionale. I maggiori vincoli sono dati dalla vastità territoriale, dalla non facile dislocazione dei plessi e dalla mancanza di trasporti pubblici all’interno del territorio che vengono, comunque, sopperiti da una rete attiva e collaborativa di soggetti -costituita da associazionismo, volontariato, e dall’Ente locale - che insieme collaborano attivamente ed in sinergia per sostenere, aiutare la scuola nel raggiungimento degli obiettivi e nella gestione delle attività extrascolastiche che vengono realizzate anche nelle fasi di fundraising. Anche l’Associazione genitori è molto vitale ed il contributo volontario delle famiglie costituisce una risorsa per incrementare l’offerta formativa. Una parte importante delle risorse utilizzate dall’Istituto proviene dai finanziamenti messi a bando per le scuole dal Ministero dell’Istruzione. E' in questo contesto che la scuola ha realizzato 3 progetti con i fondi della Ex Lege 440/97: COLOURS AND SHAPES - IL CAMPUS PER LA RIPARTENZA per il contrasto alla povertà e all’emergenza educativa; SCUOLA DI FELICITA' – SEGUENDO "ALICE PROJECT SCHOOL" per il potenziamento delle competenze linguistiche nel primo ciclo di istruzione DAL NUMERO AL SENSO NUMERICO, DALLE OPERAZIONI AL CALCOLO STRATEGICO per il potenziamento delle competenze logico-matematiche nel primo ciclo di istruzione I progetti nascono da due esigenze ben precise: consolidare le competenze di base e consolidare le competenze trasversali, cioè quelle di tipo relazionale sociale che sono alla base del vivere in comunità, del relazionarsi correttamente. Il successo di questi progetti si è concretizzato nella attivazione di una stretta collaborazione in rete con istituti scolastici di altri comuni (limitrofi e non) trasformatasi in una sorta di “comunità di pratica” per quanto riguarda l’aggiornamento e la messa a sistema di pratiche, metodi e approcci didattici in linea con gli obiettivi formativi dell’IC Don Lorenzo Milani che guardano alla cura di sé, inteso anche come rapporto con l'altro e con l'ambiente, al benessere e al potenziamento delle competenze di base come traguardi principali accompagnando l'alunno nel processo di sviluppo personale, sociale e culturale. L’Istituto Comprensivo è inserito nella Rete “Scuole che promuovono salute per la Toscana”. È su questo macro-tema che l’IC Don Lorenzo Milani costruisce la sua progettazione utilizzando gli strumenti sia di finanza interna sia di finanza esterna (Monitor440, PON, PNRR).
Francesco Matera
DON LORENZO MILANI
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L’“IC 4 ‘Sulmona - Catullo - Salesiane’” ad indirizzo musicale – con sede a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli – nasce nell’anno scolastico 2020-2021 ed è il frutto della fusione della scuola secondaria di primo grado “Catullo” con la scuola dell’Infanzia “Sulmona” e la scuola primaria “Salesiane”, sempre a Pomigliano d’Arco.  Con i suoi 3 plessi ‘in verticale’, l’IC ben raccorda i suoi diversi ordini di scuola: l’alunno che lo frequenta sin dall’infanzia è seguito nelle varie fasi di crescita e sviluppo; una continuità armonica che, in virtù dell’impegno profuso da tutto il personale coinvolto, è favorita dalla condivisione delle varie progettualità, dal costante ‘dialogo’ tra le programmazioni, dal comune obiettivo di educare i bambini e ragazzi di oggi ad essere gli adulti di domani: cittadini attivi e responsabili, consapevoli dei propri diritti e doveri.  Di fronte alle sfide di una società sempre più complessa – in continuo divenire, che richiede articolate conoscenze, abilità e competenze tra loro sempre più interconnesse – l’IC offre risorse e opportunità in linea con le innovazioni didattiche, metodologiche e tecnologiche.  La platea scolastica, per situazioni famigliari e bisogni socioculturali differenti, mostra una propria eterogeneità socioeconomica e culturale. Se la scuola annovera tra i suoi iscritti pochi studenti di origine straniera (spesso già integrati), il Piano di Assistenza Individualizzato evidenzia invece la presenza di bambini e adolescenti con problemi di natura emotiva, comportamentale e relazionale; fragilità che pregiudicano il benessere di questi giovani e che possono amplificarsi qualora non si sentissero accettati o riconosciuti dai loro compagni.  L’“IC 4 ‘Sulmona - Catullo - Salesiane’” è una scuola molto attiva e vivace per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione di interventi didattici; l’IC considera i finanziamenti esterni un efficace strumento per rispondere non solo ai bisogni espressi dal suo contesto-scuola ma anche a quelli più ampi del territorio su cui insiste, considerato che i suoi prioritari temi di attenzione riguardano la sostenibilità ambientale, il potenziamento delle competenze e il contrasto alla dispersione scolastica.   Con i fondi dell’ex Legge 440/97 la scuola ha finora* realizzato quattro progetti:  “Il bullo non mi fa paura”, progetto nato per favorire e approfondire la conoscenza e l’utilizzo positivo dei linguaggi e degli strumenti informativi vòlti a facilitare la gestione degli atti di bullismo e di cyberbullismo.  “La strada. Bambini in condizione di autismo (Asperger e ASD) - Studio per l’inclusione”, progetto che tra i suoi obiettivi annovera l’apertura di uno Sportello per l’Autismo sul territorio comunale. Il progetto ha tra l’altro costituito un’opportunità di partecipazione per le scuole della zona.  “STEP - Scuola TErritorio e sPort educativo”, progetto che vede ‘scuola’ e ‘sport’ cardini indispensabili per un processo di crescita armonica e inclusiva dei giovani. Il progetto è frutto dell’intesa tra l’IC e alcune società sportive del territorio per promuovere la cultura sportiva, favorire momenti di aggregazione, prevenire il disagio e devianza sociale.  “Invento e reivento usando quel che ha tempo”, progetto sulla transizione ecologica che ha visto coinvolti numerosi partner; attraverso laboratori, uscite sul territorio e realizzazioni artistiche, i giovani hanno avuto la possibilità di avvicinarsi in maniera creativa alle tematiche sulla tutela e salvaguardia ambientale del territorio.  Ognuno di questi progetti si è mostrato coerente sia gli obiettivi prioritari della vision scolastica sia con molte delle esperienze realizzate dall’IC in ambito extracurricolare; tali percorsi educativi, grazie il supporto di finanziamenti esterni, costituiscono di anno in anno – in misura crescente – una cospicua parte dell’offerta formativa.   * al 29 maggio 2024   
Valentina Pappalardo
I.C.4 "Sulmona - Catullo - Salesiane"
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L’IC “Franco Petrucci” è costituito da dodici piccoli plessi dislocati su un territorio collinare che comprende i comuni di Montecastrilli e di Avigliano Umbro, entrambi in provincia di Terni. Ogni plesso è un vero e proprio centro civico prevalente che caratterizza l’identità di ciascun’area abitata in cui è collocato. Scuola e realtà del territorio costituiscono un binomio vitale per l’intera comunità, in un dinamico mutuo rapporto che si esplicita nella realizzazione e nella cogestione dei vari progetti che ampliano e arricchiscono l’intera offerta formativa dell’IC “Franco Petrucci”. L’IC “Franco Petrucci” riveste il ruolo di centro civico prevalente anche perché forte del lungo percorso di ripensamento e rinnovamento intrapreso 12 anni fa: un percorso che si rese necessario avviare in seguito all’analisi dei risultati delle prove INVALSI somministrate ai suoi studenti; risultati che rivelarono alcune criticità dovute in larga misura dalla frammentazione territoriale che tipicizza l’IC – con tutto ciò che da essa ne consegue – e che finito con il penalizzare l’apprendimento metodico degli studenti e il loro rendimento scolastico. In tale percorso di ripensamento – vòlto a motivare i giovani, a risvegliare in loro curiosità e desiderio di partecipazione attiva – i fondi nazionali ed europei hanno avuto un peso importante: sono state acquistate nuove dotazioni tecnologiche, riallestiti gli ambienti di apprendimento, hanno avuto luogo momenti di formazione su metodologie didattiche innovative ed altri relativi ad aspetti riguardanti l’organizzazione dell’IC. I fondi PON e quelli dell’ex Legge 440/97 si sono quindi rivelate utili risorse che, tra loro integrate, hanno consentito la progettazione e lo svolgimento di importanti attività didattiche extracurricolari il cui ‘ritorno’ ha avuto effetto positivo anche sul percorso curricolare, divenendo a tutti gli effetti attività sistemiche che, viste nel loro insieme, hanno tra l’altro concorso a definire l’identità di scuola del “Petrucci”.  Con i fondi dell’ex Legge 440/97 la scuola ha finora* realizzato quattro progetti: “Conoscenza Incarnata”, progetto nato con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa individuando strategie in grado di far fronte alla dispersione scolastica e all’emergenza educativa. “L’educazione linguistica come strumento di cittadinanza democratica - Insegnare imparando ad apprendere”, attività di formazione per docenti finalizzato al potenziamento delle competenze linguistiche nel primo ciclo di istruzione. “Conoscere per includere”, attività informativa sugli sportelli di counseling a disposizione di operatori, famiglie e persone con disturbo dello spettro autistico. “Sport sociale”, attività vòlte ad ampliare l’offerta formativa attraverso percorsi di educazione motoria e sportiva. * al 5 aprile 2024
Donatella Rangoni
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L’IIS “Giovanni Plana” di Torino – che comprende tre indirizzi professionali, un indirizzo liceale e una scuola all’interno della Casa circondariale del capoluogo – ha dato vita al progetto “Nuova socialità in nuovi spazi”. Il progetto ha visto la luce nel 2021 nell’ambito del “Piano Scuola Estate” e si è finanziato con i fondi ex Legge n. 440/97. “Nuova socialità in nuovi spazi” nasce dall’esigenza di ‘ricostruire’ luoghi di partecipazione e condivisione una volta cessate le restrizioni sanitarie introdotte per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2 ed è stato collegialmente programmato dai docenti, in collaborazione con la Circoscrizione 3 e con alcune associazioni sportive e teatrali, prendendo in esame i bisogni degli studenti e del territorio. Sono stati pensati nuovi ambienti come i laboratori di contattologia e di odontotecnica per il recupero delle competenze di base e professionali, ambienti sviluppati anche grazie alle competenze e conoscenze tecnologiche maturate nel periodo della cosiddetta “didattica a distanza”. Un altro ambiente aperto e ristrutturato ricorrendo ai fondi ex Legge n. 440/97 è la biblioteca che è stata realizzata in contemporanea a quella nella Casa circondariale. Nei laboratori e nella biblioteca ruotano alla pari sia gli studenti degli indirizzi IPSIA “Odontotecnico”, “Ottico” e “Manutenzione e assistenza tecnica” sia quelli del Liceo scientifico opzione “Scienze applicate”. Uno degli scopi dell’IIS “Giovanni Plana” per ridurre la dispersione scolastica è, infatti, quello di riuscire ad assicurare il riorientamento interno. Oltre a tutto ciò, all’IIS “Giovanni Plana” – confermando l’elevata valenza formativa dello sport nell’educazione – è stato dato nuovo impulso alle attività motorie degli studenti attraverso specifiche alleanze con associazioni sportive presenti sul territorio. Per il benessere della persona nel proprio contesto educativo e famigliare sono stati infine realizzati laboratori ad hoc per l’educazione affettiva e socioemotiva e per la prevenzione del disagio con particolare riguardo alle molteplici modalità di vessazione verso la donna che nella maggior parte delle volte si traducono in autentica violenza domestica, quelle forme di violenza ‘tra le pareti di casa’ acuitesi con l’insorgere dell’emergenza epidemiologica e che hanno facilmente trovato espressione nel lungo periodo di convivenza forzata e di isolamento.
Valentina Pedani
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L’IS “San Paolo” – con le sue cinque sedi dislocate in tre diversi comuni della penisola sorrentina – opera nei settori economico, informatico, turistico ed enogastronomico.  Nato nel 1972, si caratterizza per essere Istituto capace di rinnovarsi costantemente, per rispondere alla domanda di cultura e professionalizzazione di un’utenza quantomai eterogenea a livello socioeconomico, per recepire le istanze dei suoi diversificati territori (riuscendo ad esaltarne la loro specificità) e, non ultimo, per riuscire a far fronte ai numerosi scenari internazionali caratterizzati da continui e rapidi mutamenti. Il “San Paolo” vive in stretta simbiosi con il territorio sul quale insistono le sue sedi; un territorio riscoperto e valorizzato da questo Istituto secondo i dettami di uno sviluppo improntato alla sostenibilità, attento cioè a rispettare e raccogliere le tradizioni locali e al contempo a tenere ben presente la volubilità dei fenomeni tipici dell’internazionalizzazione. Ciò anche grazie a partenariati e convenzioni in quello che gli stessi docenti del “San Paolo” definiscono come l’attuazione di un “approccio puzzle”: le risorse esterne sono individuate e utilizzate secondo necessità per sviluppare progetti di vario genere, progetti che concorrono, tra l’altro, a delineare con precisione il contorno identitario dell’Istituto. La costante interazione con enti e imprese (del territorio, nazionali e internazionali) può facilmente tradursi in opportunità per gli studenti del “San Paolo”: elevata è infatti la probabilità di instaurare proficui rapporti se considerati dal punto di vista di un possibile futuro professionale.  I progetti realizzati con i fondi dell’ex Legge 440/97 si pongono in continuità con altre iniziative intraprese in virtù dell’ottenimento di finanziamenti di differenti tipologie, come, ad esempio, i fondi europei. Al “San Paolo” le proposte internazionali costituiscono opportunità di crescita e occasione per far conoscere oltreconfine le peculiarità dei suoi territori e le innovative realtà tecnologiche che si sostanziano nei progetti di coding e robotica avviati grazie alla creazione di ambienti di apprendimento all’avanguardia realizzati con il Fondo europeo di sviluppo regionale. Con i fondi dell’ex Legge 440/97 la scuola ha finora* realizzato tre progetti:  AIDA (Ambienti Integrati di Apprendimento), per favorire quegli studenti che “sono rimasti indietro” perché svantaggiati per condizione socioculturale o che manifestano particolari esigenze di apprendimento (sui quali più forte è stato l’impatto negativo della pandemia da SARS-CoV-2). “Progetto Monitor 440” (nell’ambito dei “Progetti di ampliamento dell’offerta formativa”) dedicato a “IYAFA 2022 - L’ONU, la FAO e l’anno internazionale della pesca artigianale e dell’acquacoltura”. Il “San Paolo” è entrato a far parte di un network della pesca artigianale.  Percorso per una crescita salutare e sostenibile destinato agli studenti con l’obiettivo di valorizzare la dieta mediterranea, anche in ragione del fatto che osservarne i principi può contribuire al raggiungimento di numerosi obiettivi dell’Agenda 2030. * al 5 aprile 2024
Daniela Bagattini
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INDIRE ha individuato nell’ITET “Luigi Einaudi” di Bassano del Grappa una scuola capace di dar vita ad un ecosistema educativo in cui i vari processi formativi, tra loro interconnessi, riescono a coniugare benessere educativo e innovazione metodologica e didattica. Un ecosistema frutto di un lungo percorso di trasformazione e che ha visto nei fondi ex Legge n. 440/97 una straordinaria opportunità per ribadire e amplificare la propria idea di scuola: una scuola aperta alla comunità territoriale e all’intera società, non autoreferenziale, in cui gli ambienti fisici e gli spazi di apprendimento sono stati progettati e allestiti grazie ad un sapiente mix tra visione organizzativa, esigenze professionali e bisogni educativi. I soggetti autori ed attori di tale mix sono: 1) il Dirigente scolastico, insieme allo staff dei servizi generali amministrativo-contabili); 2) i docenti, a cui ad esempio è chiesto di suggerire e progettare le aule laboratorio disciplinari in base alle istanze di ciascun curricolo; 3) gli studenti, i veri protagonisti del percorso di costruzione della conoscenza, e, in cascata, le loro famiglie. Un esempio virtuoso di questo mix, che conferma l’importanza degli investimenti realizzati con i fondi ex Legge n. 440/97, si sostanzia in quella sorta di laboratorio diffuso costituito dal “corridoio delle STEM” e dai laboratori dell’indirizzo tecnico “Costruzioni, ambiente e territorio”: un sistema fluido e distribuito di ambienti concepiti come ‘cantieri dell’apprendimento’ nei quali osservare, esplorare e rielaborare in modo scientifico, secondo un approccio laboratoriale, le informazioni raccolte sul territorio. Un altro aspetto che accomuna non soltanto gli interventi legati a finanziamenti speciali – dai fondi ex Legge n. 440/97 ai fondi PON – ma tutto il sistema-scuola dell’“Einaudi” riguarda il benessere educativo; il fatto cioè che per ‘star bene a scuola’ sono necessari ambienti di apprendimento capaci di far fare un salto di qualità alla pratica didattica quotidiana e dove coloro che in tali ambienti trascorrono numerose ore si sentano motivati, a loro agio, nel realizzare cose che appaghino curiosità e desiderio di scoprire e imparare, a riprova dell’esistenza di quell’indissolubile binomio che lega ‘contenuto’ e ‘contenitore’. A tal proposito all’“Einaudi” lavora un team di professionisti che, occupandosi di benessere educativo, ha tra le sue finalità quella di “motivare e rimotivare”; “far orientare e riorientare” i discenti con l’obiettivo di far fronte a situazioni di disagio a scuola e contrastare il fenomeno dell’interruzione del percorso di studi. Un significativo uso dei fondi ex Legge n. 440/97 (anche associato a fondi di provenienza diversa), e che in assoluta coerenza incrocia tutti i segmenti e i processi della scuola, riguarda iniziative che prevedono l’attuazione di interventi sistemici unitari, altamente strategici e di ampio respiro; vale a dire interventi per consolidare il collegamento tra tre componenti tra loro complementari: 1) infrastrutturale: per la realizzazione e/o la riconfigurazione di ambienti e spazi educativi o per la connettività di rete; 2) didattica: per il potenziamento dell’offerta formativa e per azioni volte a contrastare la povertà educativa e prevenire l’abbandono scolastico; 3) organizzativa: per la formazione in servizio di tutto il personale docente e non docente.
Carlo Mariani

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