Per molti docenti e dirigenti ‘documentare’ attività didattiche, gestionali ed organizzative da svolgere o già svolte è spesso ritenuto un obbligo di tipo burocratico, accessorio, nella maggior parte dei casi da portare a compimento al termine di un progetto didattico o a conclusione dell’anno scolastico.
In realtà ‘documentare’ non significa solo raccogliere e conservare materiali a fini ‘certificativi’; non si sostanzia nell’espletare un atto perché ‘dovuto’ o nel recuperare traccia di attività passate per assolvere un determinato compito perché richiesto ‘dall’alto’.
In questo video, Carlo Mariani, ricercatore INDIRE, motiva le ragioni per le quali è necessario andar oltre il significato del termine “documentare” (per come comunemente lo si intende) e spiega perché documentare assume valenza formativa nel sostenere e meglio governare i processi educativi, gestionali e organizzativi affinché sia assicurato il buon funzionamento della scuola: documentare, infatti, ‘aiuta’ il singolo percorso didattico così come la programmazione di ciò che la scuola progetta e realizza.
Documentare implica un lavoro sul design della didattica; un lavoro che in un’attività curricolare riesce a palesare connessioni, snodi e diramazioni talvolta sorprendenti, un lavoro che stimola la riflessione sui passaggi che scandiscono i processi di insegnamento/apprendimento in qualunque pratica educativa.
Documentare consente, anche e soprattutto in itinere, la messa a punto di strategie mirate, permette di introdurre correttivi ‘in corso d’opera’ e di individuare ‒ di volta in volta ‒ stili e modalità di insegnamento differenti; documentare significa ‘prendersi cura’ del percorso intrapreso sia che questo riguardi la gestione e il clima della classe sia che si riferisca ad attività che fungono da sostegno all’orientamento.
Il video entra nel merito del perché è importante documentare ma non si limita a questo, va oltre, soffermandosi anche sul come e sul cosa documentare.