logo indire
logo ministero
S
pazi di apprendimento
TOTALE 11 CONTENUTI

Visualizza
descrizione

Entra col video nelle scuole italiane per scoprire le nuove modalità di organizzazione dello spazio: laboratori, aule disciplinari e flessibili, spazi di gruppo, individuali, informali

Cerca nel canale
esperienze
628 visualizzazioni
indire

Il video mostra le innovazioni apportate dall'Istituto Tecnico Tecnologico Statale "Alessandro Volta" di Perugia nella gestione degli spazi, dei tempi e dei modelli didattici.  Ispirandosi alla 'Future Classroom' di European Schoolnet, l'Istituto ha portato avanti in questi anni un progetto di ripensamento totale degli ambienti di apprendimento e degli arredi, operazione che ha reso poi imprescindibile l'introduzione di metodologie didattiche innovative, attive e collaborative. Questo studio di caso testimonia come il rapporto tra pedagogia e architettura influenzi profondamente l’apprendimento e il benessere degli studenti.
risorse
299 visualizzazioni
indire

Come tutelare la salute della comunità scolastica con il distanziamento fisico e al contempo realizzare situazioni di didattica attiva? Come rendere complementari spazio fisico, spazio virtuale, spazi formali e informali? Quali i fondamentali per creare un ponte tra dentro e fuori le mura della scuola tramite la didattica digitale integrata? Queste e altre domande trovano riscontro nel secondo dei sette episodi della webserie “I fondamentali della didattica digitale integrata”, concepita come supporto formativo dei docenti in anno di formazione e prova di ogni ordine e grado. Gli episodi sono stati realizzati nell’agosto 2020 grazie all’impegno di alcuni dirigenti scolastici delle scuole del Movimento “Avanguardie educative” e di ricercatrici e ricercatori INDIRE così da rendere disponibili questi contenuti formativi all’apertura dell’anno scolastico 2020-2021.
risorse
948 visualizzazioni
indire

Il ricercatore INDIRE Carlo Mariani presenta lo spazio “Scuola = Futuro”, un ambiente con una superficie di 1200 metri quadri, ideato e allestito da INDIRE a Fiera Didacta Italia 2019. Un’articolazione di spazi – individuali, di esplorazione, di gruppo – pensata per dimostrare come architetture, arredi, tecnologie e modelli didattici, integrati fra loro, siano parte di un’unica visione educativa. Chi accede a “Scuola = Futuro” si trova immerso in un ambiente interdisciplinare ed è coinvolto in un’esperienza diretta che mira a favorire discussione, riflessione, progettualità, sviluppo di contenuti e di proposte. A “Scuola = Futuro” si alternano due diversi percorsi di formazione: uno per la scuola primaria e uno per la secondaria; ciascun percorso ha come focus il raccordo fra tecnologie, metodologie didattiche e ambienti di apprendimento.
esperienze
315 visualizzazioni
indire

Breve video dedicato a scuole, soprattutto del Nord Europa, in cui un'organizzazione completamente nuova delle architetture, degli ambienti di apprendimento e degli arredi ha portato a un'innovazione totale di metodologie e modelli didattici.  La scuola diventa uno spazio unico e integrato in cui i vari microambienti, finalizzati a scopi diversificati, hanno la stessa dignità e risultano flessibili, abitabili e in grado di accogliere in ogni momento le persone. Funzionalità, comfort e benessere vanno di pari passo per realizzare le molteplici attività della scuola, promuovere le relazioni e l'autonomia degli studenti, favorire apprendimenti significativi. 
esperienze
103 visualizzazioni
indire

Daniela Pampaloni è dirigente scolastica dell’IC di Fauglia, in provincia di Pisa. Per la rete delle "Scuole Senza Zaino" è responsabile nazionale delle regioni Lombardia, Campania, Molise e Sicilia e per la Toscana coordina la provincia di Pisa. In questo video ci presenta l’idea di spazio scolastico portata avanti dalle scuole della rete “Senza Zaino”. Ambienti in cui l’insonorizzazione, gli arredi, i materiali tattici e tecnologici messi a disposizione, il rispetto dei  tempi di apprendimento di ciascun alunno sono mezzi per la costruzione di relazioni profonde, di autonomia e di apprendimenti significativi.  L’idea è quella di ‘educare al bello’, perché se i bambini imparano a godere dal punto di vista estetico, rispetteranno e cureranno gli ambienti che abitano. Da qui la grande attenzione delle scuole della rete verso gli spazi dell’aula e quelli comuni, i colori, le pareti, gli arredi, i pannelli, gli spazi esterni come orti e giardini.
esperienze
85 visualizzazioni
indire

Fablab e Maker space sono laboratori all’interno dei quali i Maker, gli artigiani 2.0, costruiscono oggetti meccanici ed elettronici, ma anche di falegnameria, di informatica, di sartoria.  Con la loro filosofia di condivisione della conoscenza, questi ambienti si stanno diffondendo anche dentro le nostre scuole, portando con sé un nuovo tipo di didattica fondata su progettualità, sperimentazione e pensiero laterale.  Ma cosa comporta il poter disporre, già a partire dal primo ciclo di istruzione, di uno spazio fisico in cui manualità, creatività e tecnologie si incontrano? Il video è il resoconto di due studi di caso che sono stati condotti dal gruppo di ricerca sulle Architetture scolastiche di INDIRE. Vengono presi in esame due Maker space: quello dell'IC "Montessori-Bilotta" di Francavilla Fontana (BR) e quello dell'IC Largo Casterlseprio di Labaro (RM).  
esperienze
267 visualizzazioni
indire

Franco Lorenzoni, maestro del Movimento di Cooperazione Educativa e fondatore del gruppo di sperimentazione educativa "Casa Laboratorio Cenci",  riflette sullo spazio scolastico, un aspetto che influenza enormemente le interazioni reciproche, il benessere degli studenti e, di conseguenza, gli apprendimenti. Lo spazio fisico è infatti secondo Lorenzoni un 'maestro invisibile' che può concretamente contribuire alla qualità della vita scolastica. Sono molti gli strumenti e le azioni che possono aiutare a realizzare un luogo efficace per docenti e studenti, purché si vinca quella 'pigrizia mentale' che spesso ancora oggi ostacola il pensare e il progettare attivamente l’organizzazione degli ambienti didattici.
esperienze
72 visualizzazioni
indire

Alla Labyrinth Škola di Brno, in Repubblica Ceca, i bambini non stanno seduti per cinque ore ad ascoltare la maestra o a fare esercitazioni.  L'Istituto sposa i principi dell’insegnamento di John Dewey, basato sull’idea che l’apprendimento passi attraverso l’esperienza pratica e che la comprensione dei concetti avvenga tramite la percezione del mondo. Il bambino è il punto di partenza ed è proprio a partire dai suoi interessi e dalle sue curiosità che viene costruita l’attività didattica. Il movimento è una componente chiave nei processi di acquisizione delle conoscenze: se è vero che aiuta a tenere ossigenato il cervello, è anche sinonimo di didattica attiva che prende la forma di compiti di realtà, fondamentali per attivare forme di apprendimento significativo.  Un ulteriore elemento è l’ambiente di apprendimento 'allargato', che si estende oltre le mura della scuola per andare a inglobare le strade, i negozi, i musei, i parchi della città di Brno, in pratica qualsiasi luogo sia funzionale ad attivare forme di apprendimento profondo. In questo video, che documenta lo studio di caso condotto da due ricercatrici Indire, si vede come la cura e l’attenzione siano elementi fondamentali per favorire a scuola un clima di benessere psicologico e cognitivo.   
esperienze
38 visualizzazioni
indire

Nell'edizione 2019 di Fiera Didacta, l'Indire ha 'messo in scena' la scuola del futuro allestendo un ambiente di oltre 1200 metri quadrati con una innovativa configurazione di spazi, arredi e tecnologie per l’apprendimento. L'allestimento di Didacta, che può essere ripercorso con questo video, propone due scenari diversi - uno per la scuola primaria e uno per la secondaria - ed è basato sul Manifesto 1+4 spazi educativi, frutto della ricerca Indire.  Una sintesi efficace tra metodologie didattiche innovative, curricolo, arredi, ambienti, tecnologie e organizzazione scolastica mostra quella che sarà la scuola di domani. 
esperienze
112 visualizzazioni
indire

In questo video Rita Coccia, DS dell’ITT “Alessandro Volta” di Perugia, spiega come il processo di riconfigurazione degli spazi che caratterizza l’aula laboratorio disciplinare abbia attivato un circolo virtuoso i cui effetti positivi si sono riscontrati in docenti, studenti e, in cascata, nell’intero sistema scuola. I docenti che hanno sperimentato l’aula laboratorio esprimono soddisfazione nello sperimentare nuove forme di collaborazione tra colleghi ma anche nell’osservare che gli studenti apprendono in modo decisamente attivo, grazie alla percezione che hanno di sé all’interno del processo formativo. Non solo: le aule laboratorio stimolano la motivazione verso la disciplina di studio e in generale per tutte le attività svolte a scuola, contribuiscono a migliorare il senso di autostima e autoefficacia favorendo atteggiamenti emozionali positivi verso l’attività scolastica.

Attendere...

Nessun elemento disponibile