Il paesaggio sonoro (soundscape) si presenta come tematica versatile per la sua natura interdisciplinare, affrontabile in qualunque grado scolastico, dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore di secondo grado, ma non solo: la didattica del paesaggio sonoro rappresenta un’efficace opportunità per far entrare bambini e ragazzi in relazione immediata e diretta col suono, facendo leva su competenze audiologiche e culturali già in loro possesso.
Tra i percorsi di didattica del paesaggio sonoro, il progetto “Paesaggi sonori lecchesi del Novecento: tra il monte e il fiume” realizzato dall’“IC di Brivio” (LC) si è rivelato particolarmente significativo: sviluppato come proposta d’integrazione scuola-territorio, ha promosso una forte collaborazione tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado ed ha visto la partecipazione attiva degli ospiti di una casa di riposo del territorio. Protagonisti del progetto sono i vari paesaggi del Novecento, rimessi in gioco dai ricordi e dai racconti dei testimoni diretti che con le loro storie di vita hanno attraversato il secolo scorso. I suoni ricordati dai testimoni hanno incontrato quelli del paesaggio sonoro contemporaneo, ascoltati e filtrati attraverso la sensibilità di bambini e ragazzi. Un’esperienza altamente formativa e coinvolgente che ha unito approccio etnografico con la didattica del paesaggio sonoro.
Alla realizzazione finale del progetto è stata successivamente affiancata una visita guidata alla mostra-percorso Dialogo nel buio presso la “Fondazione Istituto dei Ciechi” di Milano: un’esperienza sensoriale che ha insegnato ai giovani un altro modo di ‘vedere’; la visita, come in un’ideale forma ciclica, ha chiuso l’esperienza connotandola di forte valore simbolico. Ed è stato così che le emozioni condivise da bambini e ragazzi hanno potuto ‘fissare’ l’apprendimento.