logo indire
logo ministero
M
etodologie didattiche innovative
TOTALE 33 CONTENUTI

Visualizza
descrizione

Che cosa sono e come si applicano le nuove metodologie didattiche nella pratica educativa

Cerca nel canale
esperienze
661 visualizzazioni
indire

L’attività, sperimentata nella classe quarta di una scuola secondaria di secondo grado, utilizza il Debate per l’insegnamento della lingua inglese.  Il Debate è un approccio didattico che consiste in un confronto fra due squadre di studenti che sostengono e controbattono un'affermazione o un argomento dato dal docente, ponendosi in un campo (pro) o nell'altro (contro). Il metodo aiuta a cercare e selezionare le fonti, a sviluppare competenze di public speaking e di educazione all'ascolto, a migliorare la propria consapevolezza culturale e l'autostima. In quest'attività, il lavoro è suddiviso in 4 fasi che impegnano altrettante lezioni.  Nella prima, il "Padlet brainstorming", gli studenti pubblicano su una bacheca virtuale predisposta dal docente idee e impressioni sull’argomento in esame, in questo caso il Macbeth di Shakespeare. La seconda fase, "Roundtable discussion", prevede che studenti e docente si confrontino sulle osservazioni fatte in un rapporto “alla pari”. Nella terza, la "Flipped classroom", gli studenti, divisi in gruppi, spiegano ai compagni i capitoli dell’opera a loro assegnati, 'sostituendosi' al docente. La quarta fase, il "Debate" finale, vede due squadre sfidarsi argomentando tesi a sostegno o a discapito dell'affermazione “Macbeth is more a victim than a villain” (ossia "Macbeth è più una vittima che un cattivo").  Questo tipo di Debate è una pratica strutturata che di primo acchito può sembrare complessa, ma è invece molto efficace per allenare le competenze di public speaking e permettere ai ragazzi di imparare divertendosi.  
esperienze
775 visualizzazioni
indire

L’attività, sperimentata nelle classi seconda, quarta e quinta di una scuola primaria di Firenze, è stata svolta secondo il metodo IDeAL e prevede la realizzazione di oggetti in 3D scelti dai ragazzi. IDeAL (acronimo di "Iterative Design for Active Learning") è un approccio progettuale incentrato sulla produzione di prodotti e orientato allo sviluppo dell’apprendimento profondo. Il metodo punta a sviluppare negli studenti competenze trasversali quali la creatività e il problem solving, attraverso l’attivazione di processi cognitivi. Il progetto qui presentato si ispira al Design Thinking e prevede l’attraversamento di 5 fasi. A una prima fase istruttiva, in cui vengono presentate ai ragazzi l’attività e gli strumenti di lavoro (stampante 3D, programma SugarCad), segue una fase di disegno e realizzazione del prototipo con materiali di recupero e una terza fase di realizzazione del prototipo tramite stampante 3D. Nella quarta fase si verifica se quanto progettato ha avuto riscontro con quanto realizzato e nella quinta fase si riflette su quanto di inatteso e migliorativo ha caratterizzato il prodotto finale rispetto alla sua progettazione. In ogni fase le attività sono accompagnate da schede e 'routines' per l'autoriflessione sul lavoro svolto e sulle dinamiche relazionali vissute in classe. Il carattere aperto della metodologia stimola lo sviluppo di soft skills e facilita la comunicazione e il lavoro collaborativo.
risorse
2730 visualizzazioni
indire

Il Service Learning è una modalità di formazione/apprendimento basata sulla messa in campo delle conoscenze acquisite in classe in un contesto lavorativo di vita reale a servizio della comunità. L’attività deve essere istituzionalizzata e continuativa nel tempo, anche oltre la fine del progetto o dell’anno scolastico, e gli obiettivi di servizio devono essere funzionali a quelli dell’apprendimento. Può essere proposta in qualsiasi ordine di scuola come esperienza di educazione alla cittadinanza attiva, ma nelle scuole secondarie di secondo grado assume anche la funzione di preparazione al mondo del lavoro. Nel caso dell’infopoint di Lucca i ragazzi sono stati coinvolti in ogni fase dell’implementazione dell’esperienza e si sono occupati di più aspetti, dall’accoglienza ai turisti presso l’ufficio, alla creazione di itinerari e circuiti poi caricati online, alla conduzione di visite guidate outdoor. La valutazione è stata fatta in itinere, prevedendo indicatori su competenze e soft skills ma anche sull’impatto sulla comunità. Parole chiave: service learning, mentoring, orientamento attivo, riorganizzazione del tempo scuola, valutazione sommativa
risorse
2735 visualizzazioni
indire

Il TEAL, Technology Enhanced Active Learning - Tecnologie per l’apprendimento attivo, è un approccio sviluppato presso il Massachusset Institute of Technology per l’insegnamento delle materie scientifiche, ma è ora applicato a tutte le aree disciplinari. Focus del processo di insegnamento e apprendimento non è il contenuto in sé ma il percorso dell’acquisizione delle conoscenze che vede lo studente come parte attiva nella costruzione del proprio sapere. L’impostazione collaborativa e laboratoriale di questa metodologia prevede un setting d’aula a isole e la suddivisione dell’attività in fasi: dall’attivazione, con la presentazione del problema alla classe, alla produzione di riflessioni nel lavoro di gruppo, all’elaborazione dei risultati raggiunti tramite confronto tra gruppi, alla chiusura e sintesi del percorso da parte del docente. Questo approccio si serve della tecnologia a più livelli: sul piano cognitivo, perché consente di migliorare la comprensione di fenomeni complessi con presentazioni interattive di immagini e video, risorse in 3D, simulazioni; sul piano organizzativo perché permette di condividere materiali e artefatti digitali creati durante il lavoro in classe o a casa; sul piano comunicativo perché consente al docente di seguire in tempo reale il lavoro degli studenti e di fornire un feedback immediato, orientare gli interventi, e personalizzare l’intervento didattico. Parole chiave: Teal, aula flessibile, attività laboratoriale, collaborazione in piccolo gruppo, presentazione dello studente
risorse
471 visualizzazioni
indire

Il programma MLTV (Making Learning and Thinking Visible) nasce dalla collaborazione tra INDIRE e Project Zero, gruppo di ricerca della "Harvard School of Education", e ruota intorno alla possibilità di rendere lo studente della scuola secondaria di secondo grado parte attiva del proprio processo di apprendimento. Le Thinking routine rendono infatti visibili il pensiero e la sua costruzione, esplicitando i contenuti e supportandone la rielaborazione nel lavoro individuale e di gruppo. Il singolo studente è così chiamato a osservare il fenomeno, descriverlo, elaborare delle ipotesi e metterle in relazione con quelle del gruppo fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’osservazione e la documentazione del lavoro svolto sono essenziali per rendere consapevoli studenti e insegnanti dei progressi fatti e per mettere a fuoco le condizioni che possono aver favorito l’acquisizione della conoscenza.   Parole chiave: MLTV, aula flessibile, collaborazione in piccolo gruppo, studio autonomo, videocamera
risorse
270 visualizzazioni
indire

La stampante 3D è una tecnologia nata in ambito industriale per la prototipazione di oggetti in materiale plastico. In ambiente didattico viene utilizzata per la produzione concreta di artefatti sul modello costruzionista e maker (Jean Piaget) e può essere proposta in scuole di qualsiasi ordine e grado. Il setting d’aula è a gruppi, con un’impostazione di tipo laboratoriale, e il processo si struttura in tre fasi: ideazione e progettazione dell’oggetto con programmi di modellazione realizzazione dell’oggetto con stampante 3D verifica e miglioramento dell’oggetto stampato a seguito di confronto tra pari Si tratta quindi di un’attività esperienziale in cui un clima di condivisione delle conoscenze, oltre alla collaborazione e al supporto tra compagni nel miglioramento dell’errore, costituisce la premessa all’acquisizione delle competenze disciplinari, logico-matematiche o tecnologiche, trasversali e relazionali, previste come obiettivo dell’apprendimento.
risorse
708 visualizzazioni
indire

Il debate è una metodologia didattica basata sul confronto dialettico di 2 squadre invitate a sostenere o confutare una tesi scelta come claim della discussione. Una volta stabilito il claim, le squadre procedono alla costruzione delle proprie argomentazioni in un processo attivo che vede spesso i ragazzi sostenere opinioni lontane da quelle che hanno nella realtà. Il confronto, che affonda le radici nell’oratoria classica, prevede ruoli e tempi ben definiti, che variano a seconda della materia, dell’età e degli obiettivi prefissati dall’insegnante (generalmente 30 secondi per l’esposizione alla scuola primaria, 60 secondi alla secondaria). Un moderatore presiede alla discussione e una giuria valuta la performance delle due squadre in base a criteri condivisi. La pratica, esercizio democratico della parola, mira ad allenare le competenze di ascolto e parlato e a favorire l’inclusività migliorando la consapevolezza culturale e l’autostima di ogni studente.   Parole chiave: aula flessibile, debate, documentazione, lavoro in piccoli gruppi, discussione
risorse
524 visualizzazioni
indire

Approfondimento sull'apprendimento differenziato come modalità di riorganizzazione delle coordinate tradizionali del fare scuola ai fini di un coinvolgimento attivo del singolo studente all'interno del sistema classe. Le attività didattiche possono essere molteplici e personalizzate e svolgersi in parallelo all'interno delle isole/stazioni. Gli studenti possono scegliere in autonomia quali attività svolgere e come muoversi all'interno della classe. Agli strumenti cartacei tradizionali si affiancano le tecnologie digitali. Sono previsti schedari di autocorrezione e una scheda di autovalutazione per affiancare al consolidamento delle conoscenze un rafforzamento delle competenze metacognitive.   Parole chiave: attività collaborativa, didattica laboratoriale, riorganizzazione degli ambienti di apprendimento, riorganizzazione del tempo scuola, autovalutazione
risorse
283 visualizzazioni
indire

Approfondimento sulla metodologia flipped tramite interviste a insegnanti e riprese di pratiche d'aula in scuole di diverso ordine e grado. Rispetto al procedimento tradizionale che prevede che lo studio individuale segua alla spiegazione dell'insegnante, la lezione capovolta inzia a casa, dove i ragazzi visionano il materiale fornito dall'insegnante qualche giorno prima della lezione e giungono a scuola con delle conoscenze pre-acquisite. In questo modo il loro approccio al processo di apprendimento risulterà più vivace e attivo e porterà a un sapere sedimentato e consolidato. Il superamento del modello trasmissivo tradizionale permette infatti, una volta in classe, di dedicare più spazio al chiarimento dei dubbi e all'approfondimento delle conoscenze che si stanno acquisendo anche grazie al lavoro di gruppo. Sia nella fase di lavoro propedeutica a casa che in classe gli studenti sono poi invitati a produrre manufatti ed elaborati utili alla fissazione dei concetti e può essere utile far compilare una rubrica di valutazione a completamento dell'attività.   Parole chiave: flipped classroom, classe capovolta, blended, studio autonomo, riorganizzazione del tempo scuola, didattica laboratoriale
risorse
99 visualizzazioni
indire

Cosa ci ha insegnato, sulla valutazione, la cosiddetta “DAD”? Attraverso quali dinamiche e quali strumenti i “compiti per casa” si sono spesso trasformati in “compiti di realtà”? Come valutare competenze ‘altre’ così da poter andare oltre il voto, far emergere intelligenze, talenti e attitudini diverse? Come coniugare competenze trasversali e competenze disciplinari anche considerando gli ostacoli di ordine tecnico/tecnologico o familiare che potrebbero influenzare i processi di apprendimento? Queste e altre domande trovano riscontro nell’ultimo episodio della webserie “I fondamentali della didattica digitale integrata”, concepita come supporto formativo dei docenti in anno di formazione e prova di ogni ordine e grado. Gli episodi sono stati realizzati nell’agosto 2020 grazie all’impegno di alcuni dirigenti scolastici delle scuole del Movimento “Avanguardie educative” e di ricercatrici e ricercatori INDIRE così da rendere disponibili questi contenuti formativi all’apertura dell’anno scolastico 2020-2021.   Parole chiave: valutazione, valutazione formativa, DDI, didattica digitale integrata, DAD, pratica didattica, pratica organizzativa, didattica a distanza, covid-19, “Avanguardie educative”

Attendere...

Nessun elemento disponibile