“MLTV - Rendere visibili pensiero e apprendimento” è una metodologia educativa frutto della collaborazione tra INDIRE, Project Zero (gruppo di ricerca della Harvard Graduate School of Education di Boston) e alcune scuole di “Avanguardie educative”; la metodologia è poi diventata una delle proposte presenti nella “Galleria delle Idee per l’Innovazione” del Movimento.
All’ISS “Giovanni Antonio Pischedda” di Bosa (OR) un’attività svolta con la metodologia MLTV (Making Learning and Thinking Visible) ha avuto luogo nell’anno scolastico 2020-2021 all’interno di un’UdA relativa all’Ottica. L’obiettivo è stato quello di coinvolgere i giovani in attività innovative per renderli consapevoli del loro processo di apprendimento.
La metodologia utilizza routine cognitive specifiche, le Thinking Routine, una sorta di struttura organizzativa per guidare i processi mentali degli studenti e incoraggiare l’elaborazione attiva.
L’attività, avente oggetto le fibre ottiche, ha visto all’opera una classe seconda ed è stata svolta utilizzando la Thinking Routine See-Think-Wonder (“Vedi, pensa, chiediti”).
L’attività ha seguito 3 fasi:
- Esperimenti sui fenomeni della riflessione, rifrazione e riflessione totale (nel laboratorio di Fisica).
- Utilizzo in aula della routine See-Think-Wonder (“Vedi, pensa, chiediti”), strumento che stimola i giovani a osservare più attentamente e a formulare interpretazioni più fondate, che favorisce la curiosità e aiuta a costruire le premesse per l’indagine.
La routine ha avuto duplice finalità: introdurre le fibre ottiche tramite l’osservazione di una lampada d’arredamento; collegare il funzionamento della fibra ottica con il fenomeno della riflessione totale.
- Assegnazione della ricerca: fibre ottiche e applicazioni nel laboratorio di Informatica (tempo: 2 ore) e successivo lavoro a casa per la preparazione della presentazione.
L’UdA si è conclusa nel laboratorio di Fisica con esperimenti relativi alle lenti e alla correzione dei difetti visivi.
La metodologia MLTV è entrata a far parte delle pratiche didattiche del “Pischedda” in quanto, più di ogni altra sperimentata in passato, rende veramente ‘visibile’ l'apprendimento. Visibile agli insegnanti ma soprattutto agli studenti che sono chiamati a riflettere sul materiale proposto in forma innovativa e stimolante: le varie routine attivano infatti la loro immaginazione, richiamano le preconoscenze e, durante tale processo, i giovani apprendono seguendo connessioni e schemi da loro stessi elaborati.