L’attività, sperimentata nelle classi seconda, quarta e quinta di una scuola primaria di Firenze, è stata svolta secondo il metodo IDeAL e prevede la realizzazione di oggetti in 3D scelti dai ragazzi.
IDeAL (acronimo di "Iterative Design for Active Learning") è un approccio progettuale incentrato sulla produzione di prodotti e orientato allo sviluppo dell’apprendimento profondo. Il metodo punta a sviluppare negli studenti competenze trasversali quali la creatività e il problem solving, attraverso l’attivazione di processi cognitivi.
Il progetto qui presentato si ispira al Design Thinking e prevede l’attraversamento di 5 fasi. A una prima fase istruttiva, in cui vengono presentate ai ragazzi l’attività e gli strumenti di lavoro (stampante 3D, programma SugarCad), segue una fase di disegno e realizzazione del prototipo con materiali di recupero e una terza fase di realizzazione del prototipo tramite stampante 3D. Nella quarta fase si verifica se quanto progettato ha avuto riscontro con quanto realizzato e nella quinta fase si riflette su quanto di inatteso e migliorativo ha caratterizzato il prodotto finale rispetto alla sua progettazione.
In ogni fase le attività sono accompagnate da schede e 'routines' per l'autoriflessione sul lavoro svolto e sulle dinamiche relazionali vissute in classe.
Il carattere aperto della metodologia stimola lo sviluppo di soft skills e facilita la comunicazione e il lavoro collaborativo.