L'attività, sperimentata in alcune classi di una scuola primaria e di una secondaria di primo grado del'IC "Giovanni Mariti" di fauglia (Pisa), prevede l'uso della metodologia dell'apprendimento differenziato per coinvolgere attivamente i ragazzi nello studio delle discipline diverse.
Con questa metodologia, il docente accoglie le differenze, promuove le potenzialità, riconosce i talenti, personalizza la proposta formativa e valorizza il lavoro della comunità, rendendo ogni alunno protagonista del proprio curricolo.
L'apprendimento differenziato prevede che gli studenti vengano divisi in gruppi, ognuno dei quali impegnato in un'attività specifica rispetto all’argomento su cui si focalizza la lezione. Il docente pianifica il lavoro in modo da soddisfare le inclinazioni e i bisogni formativi di ciascuno, includendo attivamente anche gli alunni con disturbi dell'apprendimento (DSA).
Uno degli obiettivi di questa metodologia è infatti proprio quello di annullare le differenze tra gli allievi e di stimolarli a lavorare insieme attraverso il confronto e l'aiuto reciproco.
L'apprendimento differenziato comporta inoltre che gli alunni di ogni età imparino ad autovalutare il proprio lavoro, in modo da capire su quali aspetti focalizzare la propria attenzione e come migliorare il proprio livello di apprendimento, anche alla luce delle criticità emerse durante il lavoro di gruppo.