L’attività, sperimentata insieme a studenti con bisogni educativi speciali della classe quarta di una scuola secondaria di secondo grado, si ispira al metodo TEAL (Technology Enhanced Active Learning) per l'apprendimento attivo, applicandolo in questo caso all’insegnamento della storia, della storia dell’arte e delle tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Le attività, legate al tema dell'Arco di Costantino, vengono presentate agli studenti durante un brainstorming, concluso il quale i ragazzi scelgono quelle che desiderano svolgere.
Creati 4 gruppi omogenei, in base alle singole competenze e alla distribuzione dei giovani con disabilità, ai membri di ogni gruppo viene assegnato un ruolo tra leader, segretario verbalizzante, esperto informatico e scettico.
Ciascun gruppo dispone di un’isola di lavoro e di 'risponditori', ossia card colorate con le quali chiedere la parola per segnalare problemi, aspetti non chiari, dubbi e così via.
L’attività ha inizio con una lezione sul contesto storico-urbanistico dell'Arco di Costantino e sulle peculiarità architettoniche dell’opera.
Presentato il concept test, si assegnano 4 attività divise tra i gruppi, dallo studio del contesto storico e del territorio urbano al disegno con AutoCAD dell’opera, fino alla stampa 3D del modello.
Ad attività ultimate, ogni gruppo spiega il proprio lavoro alla classe. La valutazione tiene conto della gestione del tempo/spazio aula, della cooperazione e collaborazione, della rispondenza dell’artefatto rispetto a iter e requisiti di progetto.