Il contributo è un racconto corale sull’esperienza di didattica a distanza realizzata in una scuola primaria come opportunità di formazione e resilienza durante il periodo di lockdown resosi necessario per fronteggiare l’epidemia da covid-19. La scuola è quindi entrata in modo preponderante nelle case di docenti e studenti.
In questo video docenti, studenti e loro genitori raccontano come sono stati ideati e creati nuovi spazi di apprendimento all’interno delle pareti domestiche; gli ambienti devono essere suddivisi tra i componenti delle varie famiglie e viene deciso che la piattaforma Google Classroom, utilizzata da una classe quarta, non debba essere organizzata “per discipline” ma “per stanze-situazione”: la “Stanza delle Coccole” riservata a musica, fotografie e video, la “Stanza dei Giochi” che contiene tutorial per imparare a costruire giochi, la “Stanza degli Allenamenti” nella quale trovano posto differenti esercizi e attività fisiche da svolgere in discipline diverse. L’obiettivo è quello di fornire stimoli cognitivi e motivazionali in un contesto ‘ambientale’ delicato e irto di criticità e per questo regolato da equilibri precari; la casa diventa così un laboratorio nel quale, utilizzando materiali di uso comune (come ad esempio aceto, sapone, bicarbonato), è possibile effettuare semplici esperimenti e rispondere nel modo più sereno e disteso possibile ai quesiti posti dal docente di scienze.
Anche quando il coinvolgimento sembra più difficoltoso come nel caso di una bambina con BES, i suoi compagni di classe si attivano e tutti insieme elaborano metodi e forme di linguaggio a lei più congeniali.
Martedì 25 maggio 2021 gli autori di questa esperienza hanno condotto un webinar di approfondimento.