Il tema affrontato è quello della particolare esperienza di studio che offre un testo polifonico, in cui la voce narrante rincorre e si interseca con le voci dei personaggi, ora in forma di dialogo vero e proprio (“mimesi”), ora sotto forma di un confuso indiretto libero (“diegesi”). In effetti si tratta di testi scritti, ma ad alto tasso di oralità, testi che imitano modalità discorsive e conversative, a volte argomentazioni filosofiche e morali. Questo percorso mira a consolidare la conoscenza approfondita della lingua con l’accostamento a scrittori dialettali o espressionisti (Verga, Belli, Gadda, Pasolini). In questi testi è difficile distinguere a prima vista una voce dall’altra e la superficie testuale appare come un flusso discorsivo del narratore (ad esempio nei casi di Verga e Gadda).
L’analisi testuale dovrà distinguere le voci e attribuirle a personaggi diversi; mettere in luce i fili del discorso che si intrecciano in un tessuto narrativo apparentemente unitario; illuminare nell’affresco dipinto le tessere di un mosaico dai molti volti; studiare i punti di vista (vedi anche il percorso “Il punto di vista, una variabile non costante”) e confrontare logiche diverse e a volte contraddittorie; infine, cogliere gli usi linguistici adatti a quel personaggio e non a un altro: i registri e gli stili espressivi, le cadenze locali, i tic linguistici, le modalità conversative, i dialetti e i gerghi. Il metodo di lavoro potrà comportare una “riscrittura” in forma scenica del testo pluridiscorsivo.
Tanti gli obiettivi dell’attività proposta: far leggere e comprendere testi in cui ci sia una voluta confusione delle voci; comprendere la forte polifonicità e pluridiscorsività di molti romanzi moderni; acquisire consapevolezza della ricchezza dell’implicito testuale e delle leggi di decodifica che presiedono all’atto di lettura consapevole; distinguere la voce narrante dalle altre voci, quelle dei personaggi; riconoscere gli stili espressivi presenti nel testo e attribuibili a personaggi diversi. E ancora: individuare i punti di vista diversi o divergenti presenti nei discorsi; riconoscere le logiche diverse, discuterle e accoglierle; individuare un punto di vista del narratore e la logica prevalente; lavorare sui testi in forma di riscrittura scenica, di passaggio da un codice espressivo narrativo-diegetico a uno dialogico-mimetico; acquisire consapevolezza teorico-pratica delle “costrizioni semiotiche” che intervengono nel passaggio da un codice all’altro e in particolare al codice dialogico e scenico.
Il percorso è pensato per il primo biennio e il tempo medio richiesto per svolgere l’attività è di 3 ore.
Questo oggetto è stato realizzato da INDIRE grazie ai contributi dei Fondi Strutturali Europei - PON 2007-2013 all'interno del progetto "Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue" [B-10-FSE-2010-1].
Questo materiale è stato prodotto o revisionato nell'ambito e costituisce parte integrante dell'offerta formativa del progetto "Piano d'intervento per la riduzione dei divari territoriali in Istruzione-Formazione sulle Competenze di Base" - Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2014-2020 – Programma Operativo Nazionale plurifondo "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" FSE/FESR-2014IT05M2OP001 – Asse I "Istruzione" – OS 10.2 "Miglioramento delle competenze chiave degli allievi" - Azione 10.2.7: Azioni di sistema per la definizione di modelli, contenuti e metodologie innovative. Codice Unico di Progetto CUP: B55F21003060006. Codice Progetto: 10.2.7.A4-FSEPON-INDIRE-2021-1.